Trachemys scripta

Nome scientifico: Trachemys scripta

Ordine: Cheloni

Famiglia: emididi

Velenoso: no

Indole: pacifica

Origini : specie alloctona, importata dall’America

Dove e quando lo si può incontrare

Trachemys scripta é presente in tutta Italia isole comprese.

E’ un animale diurno, di natura acquatica.

Ama passare le sue giornate in specchi d acqua con flusso poco corrente o su pietre o cortecce d’albero per termoregolarsi al sole.

Descrizione visiva

E’ una testuggine dal corpo massiccio e piatto con un carapace che può arrivare ad una lunghezza di 30 centimetri in età adulta. La pelle di Trachemys scripta e’ verde con striature di diverso colore come giallo. Gli occhi sono piccoli con palpebre mobili. Il carapace della testuggine e’ generalmente verde scuro. In giovane eta’ e’ molto variabile, dal verde chiaro al verde smeraldo, tende infatti a scurirsi con l’avanzare degli anni. Il piastrone e’ generalmente giallino. Zampe palmate molto robuste con unghie ben sviluppate adattate a camminare sulla terraferma e a nuotare in acqua.

Nella Ssp Trachemys scripta elegans ai lati della testa, nell’area temporale e ai bordi del bulbo oculare sono presenti le caratteristiche macchie rosse da cui il nome”testuggine dalle orecchie rosse”.

Nella Ssp Trachemys scripta scripta le parti citate prima sono invece gialle per questo viene riconosciuta come “testuggine dalle orecchie gialle”.

Comportamento e riproduzione

Trachemys scripta si nutre di pesci, anfibi, insetti e vegetali.

Questa tartaruga in pochi decenni ha colonizzato specchi d’acqua e fiumi di tutta Italia ed Europa in seguito all’abbandono di esemplari di cattivita’. Grazie alla sua capacita’ di adattamento, alla sua robustezza e alla sua voracità’ si e’ imposta nell’habitat naturale di Emys orbicularis sfavorendo gli esemplari di questa specie endemica italiana.

Il dimorfismo sessuale e’ evidente. Il maschio e’ sempre più piccolo della femmina ed inoltre presenta unghie delle zampe anteriori più’ lunghe, piastrone più’ concavo e coda più tozza e lunga con apertura cloacale posta più all’estremità’ della femmina.

Durante il rito nuziale, che avviene sempre in acqua, il maschio fa vibrare le sue unghiette delle zampe anteriori ai lati del muso della femmina. Se la femmina si accorge che il numero delle vibrazioni prodotte dal maschio e’ quello che avviene normalmente tra esemplari della stessa specie o Ssp, acconsente alla copula. L’accoppiamento avviene più volte in primavera. Per deporre le uova la femmina si sposta sulla terraferma. La femmina scava una buca di 10 cm di profondità’ per 20 cm di larghezza. Qui depone fino a 30 uova. Le deposizioni possono anche essere numerose da 1 a 5 volte in un anno. Come per la maggior parte dei rettili le temperature di incubazione sono importanti per la determinazione del sesso dei nascituri. A tal proposito, infatti, se le temperature si attestano su i 30 gradi si avranno, nella maggior parte dei casi, esemplari femmina se invece le temperature si fermano a 23/25 gradi si avranno individui di sesso maschile.

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