Testudo graeca

Nome scientifico: Testudo graeca

Nome comune: testuggine greca

Ordine: Cheloni

Famiglia: Testudinidi

Velenoso: no

Indole: pacifica

Dove e quando la si può incontrare

Testudo graeca é presente in maniera puntiniforme in particolare sulle coste di Italia centrale, centro meridionale e isole maggiori.

E’ un animale diurno, di natura terricola.

Il periodo attivo va da marzo a giugno e poi da settembre a ottobre.

Ama passare le sue giornate in luoghi caldi e asciutti, tipo macchia mediterranea.

Descrizione visiva

E’ una testuggine dal corpo massiccio, con un carapace che può arrivare ad una lunghezza di 20 centimetri in età adulta. Gli occhi sono piccoli con palpebre mobili. La testa e’ retraibile nel carapace come per la maggior parte dei Testudinidi. Il carapace può essere bruno-giallastro con macchie scure centrali o marginali in prossimità della linea di attaccatura delle piastre. Le zampe sono forti e robuste con grosse unghie perfettamente adatte allo scavo e alla vita terrestre. Sono presenti speroni sulle zampe posteriori ed ai lati della coda. Testudo graeca presenta una sola piastra sopracaudale indivisa e non ha astuccio corneo sulla punta della coda. Queste caratteristiche la rendono diversa rispetto a Testudo Hermanni con cui può essere simpatrica.

Le piu importanti Ssp a livello europeo di Testudo graeca sono:

Testudo graeca graeca, Testudo graeca ibera, Testudo graeca terrestris, Testudo graeca zarudnyi.

Comportamento e riproduzione

Testudo graeca si nutre di vegetali e frutta. Passa un periodo di estivazione nei mesi di luglio e agosto e di latenza invernale da ottobre a febbraio.

Testudo graeca subisce le stesse minacce vitali di Emys orbicularis e Testudo hermanni in quanto fortemente vittima di catture a scopo commerciale. Inoltre, in seguito all’incessante processo antropico non ha più un habitat salubre dove poter sopravvivere e riprodursi.

Testudo graeca e’ protetta da leggi nazionali, Convenzione di Berna, e da leggi internazionali, Cites, appendice 2.

Il dimorfismo sessuale e’ evidente in quanto la femmina ha un carapace di dimensioni maggiori rispetto al maschio.

La copula avviene in primavera. La femmina scava una piccola buca poco profonda in cui depone le uova e ricopre subito con la terra. Il numero delle uova varia da 3 a 6 per due/tre gruppi di deposizione. Generalmente sono bianche con una forma non del tutto sferica. La schiusa avviene dopo 60/90 giorni. Come per la maggior parte dei rettili le temperature di incubazione sono importanti per la determinazione del sesso dei nascituri. A tal proposito, infatti, se le temperature si attestano su i 30 gradi o di poco superiori si avranno, nella maggior parte dei casi, esemplari femmina se invece si fermano a 23/25 gradi si avranno individui di sesso maschile. I neonati misurano fino a 40 mm alla nascita.

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