Boa constrictor

Genere e specie: Boa constrictor imperator
Famiglia: boidae

PROVENIENZA

Messico, Guatemala, Guyana, Perù, Brasile, Argentina e Paraguay

CARATTERISTICHE

Il Boa constrictor è distribuito prevalentemente in Messico, Guatemala, Guyana, Perù, Brasile, Argentina e Paraguay; il Boa constrictor imperator è invece maggiormente diffuso nella zona tra il Messico meridionale ed il Brasile settentrionale. Solitamente predilige le fitte vegetazioni come quelle delle foreste pluviali ma è stato anche avvistato in zone semiaride e presso le abitazioni. E’ un serpente dalle abitudini crepuscolari e notturne che in giovane età tende ad arrampicarsi su rami e arbusti ma con il tempo assume più caratteristichbe terricole. Si tratta di un boide molto massiccio di grandi dimensioni che da adulto avrà ben pochi predatori; sono stati registrati esemplari di 4 metri mentre la media è solita aggirarsi intorno ai 300 cm. I maschi solitamente sono più piccoli delle femmine e soprattutto di peso inferiore.
La colorazione del manto del boa è realmente difficile da descrivere in quanto sono presenti varie tonalità di marrone, beije, crema contornate da bande grigio/nere e ornamentazioni dorsali dalla forma ovale e romboidale, il ventre è decisamente più chiaro di colore rosa/beije con puntini neri.
Il colore della coda può variare a seconda dell’ individuo dal marrone al rosso al rosa chiaro.
Vi sono alcune carattersitiche del boa constrictor che non sono presenti in altri boidi come ad esempio la mancanza di fossette labiali e di alcuni denti ed inoltre il muso è leggermente più squadrato.

CATTIVITA’

Si tratta di un serpente a “crescita rapida” in quanto raggiunge ragguardevoli dimensioni nei primi 3 anni di vita. Il terrario per un baby boa di 50/70 cm di circa un anno di età dovrebbe avere dimensioni di 100X70X70h cm; il consiglio è quello di considerare un terrario sviluppato in lunghezza  ma anche
in altezza poichè, come detto in precendenza sono animali dalle caratteristiche arboricole e terricole. In futuro dovrete prendere in considerazione un terrario gigante di almeno 200X100X70h cm, questo se si intende far vivere al meglio il boa senza far patire condizioni di ristrettezza. Ovviamente vale
la pena sottolineare che il terrario dovrà essere sufficientemente robusto e a prova di fuga; dotato di bocchette di aereazione e di un buon sistema di riscaldamento.
Se avete intenzione di ricreare un ambiente verosimilmente vicino a quello dell’habitat naturale del boa potrete valutare la presenza di un substrato in scaglie di sughero(dalle proprietà igroscopiche notevoli); robusti e spessi rami disposti orizzontalmente, piante vere e pezzi di sughero e radici disposti in modo da ricreare anfratti e rifugi.
L’elemento immancabile è la vasca dell’acqua posta nella zona fresca del terrario. Per il riscaldamento considerate due zone di temperatura diverse: una più fresca e l’altra più calda sotto la quale disporrete i tappetini o i cavetti riscaldanti allo scopo di raggiungere temperature medie di 30/32 gradi.
L’umidità, altro fattore importante, non dovrebbe mai essere inferiore al 60/70% soprattutto durante la fase di muta; per incrementare il tasso di umidità occupatevi di nebulizzare quotidianamente il terrario. Attenzione a non eccedere in quanto a umidità perchè ristagni d’acqua e muffe di vario tipo restano sempre dietro l’angolo e tenete sempre in perfette condizioni igieniche il terrario cercando di sterilizzare ogni elemento dell’arredamento.
I boa sono predatori d’attesa, in natura sono in grado di restare in questa condizione per svariati giorni ma al momento giusto tendono il loro agguato e all’occorrenza si lanciano in micidiali morsi avvolgendo successivamente tra le spire la malcapitata vittima(da qui il nome “constrictor”)che muore per arresto respiratorio. Un baby boa di circa 2 settimane verrà nutrito una volta a settimana con pinkies adatti dunque alle piccole dimensioni dell’ofide; successivamente passati 3 mesi di età si procederà con la somministrazione di fuzzies(esemplari di primo pelo)una volta ogni 15 giorni mentre a partire dal secondo anno di età si continuerà con topi adulti; dal terzo anno l’alimentazione avverrà ogni 2 settimane con topi e ratti adulti. Agli esemplari di boa adulti di 10/15 kg verrà assegnato un coniglio o 3/4 ratti al mese. E’ bene ricordare che l’alimentazione non dovrebbe essere mai eccessiva per eludere casi di obesità o costipazione intestinale ed inoltre è consigliabile lasciare tranquillo ed alle giuste temperature il boa durante la fase digestiva.

RIPRODUZIONE

Il dimorfismo sessuale è abbastanza comprensibile; infatti il maschio dispone di una coda leggermente più lunga e gli speroni pericloacali sono molto più evidenti. Le femmine inoltre sono generalmente più grosse. Se si vuole avere la certezza precisa dei sessi è opportuo procedere con il sessaggio tramite sonda oppure tramite “popping”.
Se si intende riprodurre il boa constrictor imperator si utilizzeranno esemplari sani e maturi sessualmente. I due esemplari dovranno aver raggiunto almeno il terzo anno di età (anche se il maschio è già maturo al secondo anno) e il giusto peso corporeo (femmina minimo 7-8 kg per 170/190 cm di lunghezza; maschio 5/7 kg per 150 cm di lunghezza). Dopo un periodo di brumazione di circa 2/3 mesi si tornerà a temperature e fotoperiodo normali. A questo punto mantenendo sempre i due serpenti in terrari distinti si procederà con l’alimentazione ogni 2 settimane, passato un mese circa si immetterà la femmina nel terrario del maschio.
Passata una settimana se si è sicuri della copula si disporrà nuovamente la femmina in un terrario a parte. La femmina verrà dunque alimentata con piccole prede per tutto il periodo di gestazione. Alcune settimane dopo il concepimento si noterà nella femmina un ingrossamento. Dopo la muta post ovolutaoria
solitamente si incominciano a contare 105 giorni allo scopo di individuare con certezza la data del parto, accade anche che la femmina effettui una seconda muta un mese prima della gravidanza. La femmina accetterà di essere alimentata ma potrà anche rifiutare la preda soprattutto nell’ultimo periodo. Al momento del parto la femmina sarà nervosa ed inizierà ad avere delle contrazioni e metterà al mondo dai 10 ai 30 piccoli vivi che saranno da subito perfettamente autonomi. I piccoli poi dovranno essere sistemati in fauna box singoli(ciascuno con sistema di riscaldamento) avendo cura di rimuovere la membrane ovigera tramite ripetute nebulizzazioni.
Dopo le prime due settimane i piccoli effettueranno la prima muta e a quel punto potranno essere alimentati con un pinkie.

LEGISLAZIONE

Necessita di CITES perchè inserito in appendice II.

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