Chondropython viridis – ex Morelia Viridis

Genere e specie: Morelia viridis
Nome comune: “pitone verde”
Famiglia: Boidae

PROVENIENZA

Foreste pluviali della Nuova Guinea e regioni settentrionali del Queensland in Australia

CARATTERISTICHE

La morelia viridis, meglio nota come “pitone verde”, è molto simile al boa smeraldino. Anni di studi ne hanno confermato un caso di “convergenza evolutiva”. Le due specie in realtà abitano a migliaglia di km di distanza ma hanno adottato caratteristiche molto simili: entrambe sono specie arboricole, hanno una tonalità verde brillante, vivono in ambienti pluviali e hanno abitudini predatorie non molto diverse. La morelia è a nostro parere uno dei serpenti più affascinanti che da anni è riprodotto con successo da tanti allevatori anche se, molto spesso, il costo piuttosto elevato non è sempre adatto a tutte le tasche. Questo splendido animale è diffuso nelle foreste pluviali della Nuova Guinea e nella regione settentrionale del Queensland in Australia dove trascorre gran parte della giornata appollaiato sugli alberi, in attesa di piccole e medie prede come uccelli e piccoli mammiferi; solo di notte gli esemplari adulti optano per la caccia “a terra” anche se in realtà si sentono molto più sicuri sugli alberi. L’ofide ha infatti un corpo possente ed una testa triangolare ma dispone anche di fossette loreali poste fra le squame labiali non sempre presenti nei boidi e sommariamente peso e lunghezza sono di molto inferiori rispetto agli altri esemplari della famiglia. Di fatto, una morelia adulta raggiunge appena i 130/150 cm per un peso di 2 kg circa. La testa della morelia è ricoperta da piccole squame e presenta delle protuberanze sulla nuca che nascondono i potenti muscoli della mascella appositamente predisposti per la caccia, gli occhi sono grandi a pupilla verticale, sempre attenti e scrutatori ma molto sensibili alla luce diretta. La coda, di colore più scuro, è molto utile nell’attività di caccia in quanto il serpente si distende quasi completamente durante l’attacco fatta eccezione per la coda che rimane saldamente ancorata al ramo. La colorazione del manto, il numero delle covate e l’aspetto fisico generale varia a seconda della località(Biak, Yapen, Sorong, Aru, Wamena..) vi sono infatti esemplari provenienti dalle zone di Biak che riproducono un gran numero di uova e dispongono di una tonalità rossa e gialla da giovani.

CATTIVITA’

Il terrario, per ovvie ragioni, dovrà essere sviluppato in altezza, considerate dunque una teca di 80X60X100h cm di cui un lato in rete metallica. Rami e piante non dovrebbero mai mancare in quanto, come già detto, si tratta di un serpente arboricolo; un ramo in particolare dovrà essere molto spesso e posto orizzontalmente a circa 70/80 cm di altezza; vedrete che poi questo risulterà essere il preferito dalla vostra morelia. Il substrato ideale è quello in scaglie di sughero o repti bark. Un elemento essenziale sarà la vasca dell’acqua che aiuterà a mantenere alti tassi di umidità. La temperatura andrà impostata intorno ai 30 gradi diurni ed i 26 gradi notturni. Consigliamo un’illuminazione potente (protetta da una griglia) che arrivi dall’alto magari filtrata da alcune piante, proprio come accade in natura nella jungla. Il riscaldamento invece pervenirà dal basso grazie all’ausilio di un tappetino o cavetto riscaldante posto al di sotto della teca. Come alimentazione di base andranno benissimo i topi mus musculus forniti una/due volte al mese, non esagerate con i pasti; questi serpenti in cattività sono facilmente soggetti ad obesità e costipazione. Ricordiamo che si tratta di ofidi particolarmente aggressivi e “selvatici”che non si adattano molto volentieri alla manipolazione; evitate dunque il contatto il più possibile per eludere spiacevoli e dolorosissimi morsi.

LEGISLAZIONE

Necessita di CITES perchè inserito in appendice II.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *