Nome scientifico: Proteus anguinus
Nome comune: pròteo
Ordine: caudati
Famiglia: protidi
Velenoso: no
Indole: mansueta
Dove e quando lo si può trovare
Proteus anguinus é presente nel Friuli Venezia Giulia sud- orientale (zona del Carso).
Proteus anguinus é di natura prevalentemente acquatica.
E’ attivo notte e giorno. Abita ambienti bui come grotte e gallerie sotterranee dove ci sono ruscelli con temperature non più alte di 10°.
Descrizione visiva
E’ per molti il più strano e particolare anfibio esistente. Da adulto il pròteo raggiunge i 20-30 cm di lunghezza. Si presenta con corpo cilindriforme ed estremamente prolungato con piccole zampette e coda piatta lateralmente. Le zampe anteriori sono molto distanti da quelle posteriori. Le dita non sono molto utili per muoversi infatti sono completamente atrofizzate. Gli esemplari di Pròteus anguinus sono generalmente bianchi, privi di pigmentazione alcuna, quasi traslucidi. La testa ha una forma allungata, con tre fenditure branchiali piumate ai lati della testa. Queste perdurano per tutta la sua esistenza e sono molto grandi e di color rosso molto acceso perché notevolmente irrorate dal sangue. Le branchie non assicurano però una completa respirazione, per questo motivo l’anfibio dispone anche di polmoni. Il pròteo deve salire in superficie per incamerare boccate d’aria.
Gli occhi risultano alquanto piccoli con scarsissima capacità visiva. Sono infatti ricoperti da pelle e sono in grado di riconoscere a malapena il giorno dalla notte. E’ un animale che non utilizza molto la vista per spostarsi ma gli organi sensoriali presenti sulla pelle.
E’ l’unico esemplare della sua famiglia.
Comportamento e riproduzione
L’animale si nutre di piccoli invertebrati come gamberetti di acqua dolce che localizza tramite i suoi organi di senso. Il pròteo conduce vita acquatica, raramente lo si trova fuori dall’acqua. Sulla terraferma si sente molto vulnerabile essendo lento e goffo. Nell’acqua invece è molto agile e veloce.
L‘amplesso avviene rigorosamente in acqua e le uova vengono deposte in piccole quantità attaccate alla roccia vicino all’acqua moderatamente corrente. Solitamente la femmina partorisce due larve ciascuna di 1 cm di lunghezza. Se le condizioni ambientali sono migliori depone fino a 80 uova in acqua.