Nome scientifico: Tarentola mauritanica
Nome comune: geco comune
Ordine: squamata
Famiglia: geconidi
Velenoso: no
Indole: pacifica
Dove e quando lo si può incontrare
Tarentola mauritanica é presente in tutta l’Italia costiera, isole comprese.
E’ un animale notturno-crepuscolare, di natura terricola.
Ama passare le sue giornate in ambienti caldi dentro le abitazioni, su muretti a secco. Lo si può trovare fino a 1500 metri sul livello del mare.
Descrizione visiva
Tarentola mauritanica è uno dei pochi gechi presenti in Italia tra cui ricordiamo Hemidactylus turcicus, Cyrtopodion kotschyi e Euleptes europaea E’ un geco dal corpo robusto e piatto che può arrivare ad una lunghezza di 15 centimetri in età adulta. E’ il geco più grande a livello europeo. La testa é grossa e osserva una forma triangolare. Gli occhi sono grandi e sporgenti con iride verticale che si allarga nel momento in cui la luce viene meno. Il dorso del geco è ricoperto da tubercoli e può essere bruno-grigio con bande scure. I polpastrelli hanno lamelle subdigitali che gli permettono di arrampicarsi su superfici lisce come il vetro. Il ventre rimane più chiaro solitamente biancastro. La coda é lunga quanto il corpo.
Comportamento e riproduzione
Tarentola mauritanica é un abile arrampicatore. Trascorre tutta la vita in una determinata area che protegge da eventuali estranei. Il geco può emettere dei suoni per difendere il territorio. Caccia di notte e alla sera piccoli artropodi. Frequenta solitamente luoghi che sono stati riscaldati dal sole tipo muri e pietre. Nel periodo di latenza si nasconde in fessure rocciose o in tronchi cavi.
La copula avviene nel mese di marzo e la femmina depone le uova in estate. Il numero delle uova varia da 1 a 2 per due-tre gruppi di deposizione. Queste sono appiccicate l’una all’altra, solitamente ancorate a pietre o a sassi. L’uovo è un guscio calcareo bianco di forma ovaleggiante che inizialmente è morbido e dopo si indurisce a contatto con l’aria. I piccoli sono lunghi 2-5 cm alla nascita e mangiano dopo aver compiuto la prima muta.