Nome scientifico: Mediodactylus kotschyi
Nome comune: geco di Kotschy
Ordine: squamata
Famiglia: geconidi
Velenoso: no
Indole: pacifica
Dove e quando lo si può incontrare
Geco di kotschy é presente in Calabria.
E’ un animale notturno-diurno, di natura terricola.
Ama passare le sue giornate in luoghi secchi con vegetazione bassa, su muri e muretti riscaldati dal sole. Lo si può trovare fino a 1500 metri sul livello del mare.
Descrizione visiva
E’ un geco più simile a Hemidactylus turcicus che a Tarentola mauritanica. Ha corpo allungato e piatto che può arrivare ad una lunghezza di 10 centimetri in età adulta. La testa é grossa e osserva una forma triangolare ed è ben distinta dal corpo. Gli occhi sono piccoli e sporgenti con iride verticale. Il dorso del geco può essere bruno o grigio con disegni a V più scuri su tutta la schiena e la coda. I polpastrelli non hanno lamelle subdigitali che gli permettono di arrampicarsi su superfici lisce come il vetro. Le dita sono molto lunghe e sull’apice dispongono di piccoli uncini affilati, grazie a questi il geco si arrampica su qualsiasi superficie ruvida. Il ventre rimane più chiaro solitamente giallo. La coda é lunga quanto il corpo con tante piccole scaglie spinose.
Comportamento e riproduzione
Questo geco è un abile arrampicatore, molto veloce ed agile. Caccia di notte e di giorno piccoli artropodi. Preda in particolare la sera appostato su muri e muretti vicino a fonti di luce dove si concentrano insetti alati. Si può vedere di giorno intento a termoregolarsi al sole su pietre o rocce.
L’amplesso avviene con fecondazione interna. Il maschio introduce uno dei due emipeni all’interno della cloaca femminile. Il numero delle uova varia da 1 a 2 per due o tre deposizioni in un anno. La femmina depone in estate. Le uova inizialmente sono morbide e appiccicose e vengono attaccate a rocce o pietre, subito dopo si induriscono a contatto con l’aria.