Camaleonte comune

Nome scientifico: Chamaeleo chamaeleon

Nome comune: camaleonte comune

Ordine: squamata

Famiglia: camaleontidi

Velenoso: no

Indole: pacifica

Dove e quando lo si può incontrare

Chamaeleo chamaeleon é presente nella parte più a sud della Puglia.

E’ un animale diurno, di natura arboricola.

Ama passare le sue giornate in luoghi secchi, sempre e solo sugli alberi.

Descrizione visiva

E’ l’unico camaleonte presente in Italia ed è anche abbastanza raro riuscire ad avvistarne uno.

E’ il tipico camaleonte dal corpo piatto e compresso lateralmente che può arrivare ad una lunghezza di 30 centimetri in età adulta. La testa é grossa ed è ben distinta dal corpo. Gli occhi sono grandi e sporgenti e possono muoversi in ogni direzione, indipendentemente l’uno dall’altro. Il dorso del camaleonte di norma è verde chiaro con punteggiature marroncine e macchie giallastre ma le tonalità possono variare a seconda dell’umore, temperatura e luce in cui si trova l’animale. Le variazione cromatiche sono da imputare a particolari cellule epiteliali chiamate cromatofori che captano gli impulsi nervosi. Il ventre rimane più chiaro solitamente bianco-giallastro. Coda e zampe sono prensili. La coda é lunga e arrotolata su se stessa ma all’occorrenza si estende e si attorciglia su un qualche appiglio.

Comportamento e riproduzione

Chamaeleo chamaeleon é un abile arrampicatore ma è lentissimo nei movimenti. Passa la sua intera esistenza sugli alberi. A terra cammina goffamente. Si muove ondeggiando avanti e indietro simulando quasi una foglia mossa dal vento. Appena avvista un insetto estroflette la sua lunga lingua e appiccica l’insetto per poi portarselo alla bocca e mangiarlo. La lingua è regolata dall’osso ioide. Il processo di estroflessione si chiama “processo entoglosassone” identico a quello di Speleomantes ambrosii. Il camaleonte si nutre di piccoli artropodi.

Il dimorfismo sessuale non è molto chiaro. La femmina scende dagli alberi solo per deporre le uova alla fine dell’estate. Solitamente vengono deposte ai piedi dell’albero (sotto terra in piccoli tunnel) così da facilitare l’arrampicata ai piccoli nascituri. Le uova sono circa una trentina e schiudono nella primavera successiva.

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