Tritone punteggiato

Nome scientifico: Triturus vulgaris

Nome comune: tritone punteggiato

Ordine: caudati

Famiglia: salamandridi

Velenoso: no

Indole: mansueta

Dove e quando lo si può trovare

Triturus vulgaris é presente in Italia settentrionale fino a 1500 mt sul livello del mare.

Il suo periodo attivo va da febbraio a ottobre.

Triturus vulgaris é di natura acquatica ma lo si trova anche a terra. E’ attivo notte e giorno. Abita pozze d’acqua, stagni con molta vegetazione. Il tritone trova il suo angolino di pace in anse tranquille di ruscelli senza flusso di corrente troppo intenso.

Descrizione visiva

Molto simile a Triturus italicus, da adulto il tritone raggiunge i 10 cm di lunghezza. Si presenta con corpo piatto e con coda equivalente alla lunghezza del corpo. Gli esemplari di Triturus vulgaris sono generalmente bruni- beje con chiazze nere, i fianchi sono più chiari. Il ventre é arancione con puntini neri. La testa è arrotondata e appiattita con striature longitudinali, una percorre l’occhio. Le dita non sono palmate.

Comportamento e riproduzione

L’animale si nutre di piccoli insetti e piccoli invertebrati d’acqua. Dopo il periodo acquatico, da aprile a giugno, il tritone si sposta sulla terraferma con lo scopo di cercare un riparo sicuro per l’inverno. Spesso viene ritrovato con altri suoi simili nello stesso rifugio.

Il dimorfismo sessuale è molto evidente. La femmina non ha la cresta ma una membrana liscia che va dalla testa alla coda. Il maschio può essere più grande della femmina però.

Nel rito nuziale, che avviene sempre in acqua, il maschio mette in mostra il suo abito nuziale con colori più vivaci e cresta moderatamente dentellata. La fregola avviene tra marzo e giugno e può durare qualche ora. Il maschio si muove ritmicamente avanti e indietro mantenendo lo sguardo con la femmina, poi espelle la spermatofora che spesso si deposita sul fondale, la femmina raccoglie la spermatofora con la cloaca. Le uova deposte sono in genere 400. Le larve misurano circa 1 cm provviste di branchie piumate, zampe anteriori e membrana natatoria. A fine metamorfosi misurano circa 4 cm. Se le larve non sono nelle condizioni ideali, perché le temperature diventano troppo rigide per la metamorfosi, sono solite passare il periodo di latenza in acqua per poi svilupparsi nella primavera successiva.

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